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Dal dolore alla speranza

Una parte significativa dell'opera di Milani è rappresentata dalle sculture a destinazione funeraria, realizzate per la committenza privata, poste a decoro di tombe monumentali, di cui il Cimitero Comunale di Rovigo offre numerosi esempi di notevole importanza.
L'apparato scultoreo della Cappella Caniato, che ben si sposa al disegno della struttura architettonica, progettata dal padovano Angelo Brunetta, rivela la forte influenza di un orientamento artistico in senso 'secessionista', secondo i dettami di un gusto che era allora in gran voga, soprattutto nel mondo mitteleuropeo; l'ampia ricezione di schemi e motivi di evidente matrice liberty, qui tradotti nel marmo di Carrara, si inserisce opportunamente nel contesto monumentale, per dare vita a forme non prive di originalità, senza peraltro nuocere alla compattezza e all'omogeneità dell'insieme.
Si segnalano anche, per il livello qualitativo dell'esecuzione, molto elevato, come sempre in tutta la produzione di Milani, due figure femminili allegoriche, l'una sulla tomba Bacchiega, l'altra sulla tomba Oliva; ma è senza dubbio la Pietà della tomba Giandoso a colpire maggiormente il visitatore, comunicando con straordinaria immediatezza lo strazio di un dolore tutto umano, di fronte al mistero della morte. Non rinunciando alla suggestione di schemi iconografici tradizionali, ma rinnovandone radicalmente la fisionomia, il gruppo si imposta sul contrasto tra la Vergine dolente, figura dalla geometrica ieraticità, che sembra racchiudere una sofferenza inesprimibile, e quella del Cristo morto, corpo tragicamente segnato e deformato dal supplizio, rappresentato con effetti di crudo realismo, portati all'esasperazione.

 

Virgilio Milani, Pietà. Rovigo

Virgilio Milani, Pietà. Rovigo, Cimitero Comunale, Tomba Giandoso
(foto Associazione Culturale Minelliana Rovigo)

Sembra sia invece una scintilla di speranza a caratterizzare il messaggio che scaturisce dall'opera in bronzo concepita dall'autore per la propria sepoltura, ove oggi egli riposa insieme alla moglie, Antonietta Bellinello. Sulla superficie della tomba in marmo nero, due figure sedute, una maschile e una femminile, entrambi ignude, guardano verso il cielo, ciascuna levando una mano in alto, sopra il capo, quasi a schermare gli occhi dai raggi del sole. La giovinezza, l'atteggiamento disteso e l'espressione serena di questi Adamo ed Eva dei nostri tempi concorrono a creare un'atmosfera di 'sospensione', trasmettendo un senso di attesa, non rassegnata, ma piuttosto quasi fiduciosa, da parte dell'umanità, per il compiersi del proprio destino.


Cimitero Comunale

Viale A. Oroboni
45100 Rovigo

Orari
con l'ora solare 08.00 - 17.00
con l'ora legale 08.00 - 19.00